Con l’arrivo di dicembre inizia il periodo più bello dell’anno… Quello che porta le famiglie a riunirsi in tavolate lunghe, pranzi interminabili, risate in sottofondo e luci da far invidia alle migliori discoteche….

Ricordi con amore e batticuore tutti i natali passati e vorresti che quest’anno fosse come tutti gli altri…

Ma non è così.. Quest’anno seduto a quella tavola c’è il signor Alzheimer…
Si è presentato così, senza chiedere il permesso ed è entrato nella tua quotidianità.. Piano piano.. Ma in maniera sempre più prominente!!

E allora.. Quest’anno che si fa?

Non si festeggia… Si rinuncia…

No.. Bisogna festeggiare.. Perché le festività possono e devono essere sempre occasioni felici e memorabili.

Abbiamo bisogno di una buona pianificazione e di rivedere qualche aspettativa.
Quindi come prima cosa, carta e penna alla mano decidiamo:

  • Pranzo o cena?

Teniamo in considerazione di poter tramutare la cena in pranzo soprattutto se è presente la sindrome del tramonto (maggior nervosismo la sera).

Nel caso la cena è la nostra scelta con una buona illuminazione ed evitando sovrastimoli (TV accesa e musica in sottofondo) riduciamo situazioni di stress.

  • Quanti invitati?

Decisione cruciale, è bello pensare ad una grande e lunga tavolata di persone, impensabile comprendere quanto il nostro amato possa trarre beneficio da ciò. Difficoltà a seguire le conversazioni e confusione possono essere fonte di stress.

Quindi un numero circoscritto di parenti e amici può giovare, soprattutto se con loro parliamo precedentemente del comportamento più idoneo.

Devono aver ben chiaro che i cambiamenti sono dovuti alla malattia, non alla persona.. Così da favorire un clima accogliente e un atteggiamento paziente.

Di contro dobbiamo preparare la persona amata all’arrivo dei commensali per cui telefonate e videochiamate possono essere di aiuto.

Ci sembra di essere a buon punto.. In realtà inizia la parte più difficile.. Il menù!

Cosa preparare? Proviamo a cambiare le tradizioni, pensiamo a dei piatti idonei all’ alimentazione da rispettare e che possiamo preparare prima.

Vediamo anche se riusciamo a chiudere supporto agli invitati, dividendo i compiti. Tenendo ben chiaro ciò che siamo in grado di gestire.

Nella preparazione degli alimenti coinvolgiamo la persona amata ricordando di suddividere i compiti in più step.. E nel caso di affiancarlo con semplici suggerimenti e non sostituendoci a lui..

Che bello poter dire durante la cena “questo lo ho preparato io! “ ciò gli donerà emozioni positive e gratificazione!!

Allo stesso modo può allestire la tavola(poniamo attenzione alle decorazioni scelte.. Non usiamo oggettistica che può essere scambiata per commestibile) un bel centro tavola di frutta fresca e mandarini darà un tocco personale a tutto!

  • I regali

Non ci devono spaventare, possiamo chiedere regali mirati e che non siano fonte di pericolo..

E poi aprire i biglietti, che possono essere anche foto, può innescare ricordi a lungo termine.

Ok. Nella nostra mente abbiamo chiaro il pranzo, ma Natale non è solo quello… è momento di gioco e di integrazione e condivisione.

Quindi stabiliamo giochi idonei a tutti, inventando e di nuovi (con cartoncini e l’aiuto dei più piccoli possiamo inventare un gioco dell’oca con compiti e attività specifiche -manda un bacio, chiudi gli occhi, canta una canzone).

Anche la stessa tombola numerica può essere sostituita con tombola per immagini (esempio di animali).. Per la felicità anche dei più piccoli!

Pensiamo anche a dei momenti di relax o ad una passeggiata.. Non giova a nessuno ‘tirare ad oltranza’.. Se nella nostra routine è presente un momento di riposo Rispettiamo… Saremo in grado di godere meglio di ciò che segue!

La nostra lista sembra giunta al termine.. In realtà manca una cosa fondamentale.. Chiediamo come regalo la possibilità di essere sostituiti.. Prendiamoci cura di noi stessi come lo facciamo della persona amata..

Non ci resta che andare incontro a queste feste con ottimismo e se anche qualcosa non va come avevamo pianificato non importa… enfatizziamo il divertimento.. Non il risultato!

Dott.ssa Monica Sellitto
Psicologa esperta nelle tematiche della terza età

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